RC Professionale – Tutto quello che c’è da sapere

La polizza RC professionale è una delle coperture di assicurazione professionale più diffuse. Ma a che cosa serve una polizza RC professionale? Perché la polizza professionale è così richiesta? E quali sono le assicurazioni professionali richieste per legge?

In questo approfondimento dedicato al mondo delle polizze assicurative professionali, o polizze RCP, cercheremo di fare il punto su questo importante servizio di tutela, approfondendo quali siano le principali caratteristiche di queste coperture, come personalizzarle per renderle ancora più adatte a proteggere il proprio patrimonio contro ogni eventualità,  e come puoi fare per trovare il giusto prodotto per le tue esigenze.

rc professionale

Fonte: Yvette W da Pixabay

Cos’è la polizza RC professionale

La polizza RC professionale è una copertura assicurativa utile per tutelare il patrimonio dell’assicurato contro i danni che potrebbe arrecare ai clienti nell’esercizio della propria professione. Conosciuta anche con il nome di assicurazione sul lavoro liberi professionisti, la polizza RC professionale serve a tutelare il patrimonio del libero professionista contro le richieste di risarcimento dei danni che potrebbero giungere in seguito a un danno involontariamente determinato a terzi (clienti, ma non solo).

In tal senso, la polizza RC professionale è una sorta di assicurazione per gli errori sul lavoro, utilizzabile sia dalle ditte individuali che dai lavoratori autonomi.

Fin qui, una breve panoramica introduttiva su questo tipo di rapporto. È tuttavia evidente che, trattandosi di un contratto dai contorni piuttosto ampi, possa essere declinato in modo personalizzato, fino a diventare un vero e proprio “abito” su misura delle esigenze del singolo professionista.

La polizza assicurativa professionale è obbligatoria?

Per quanto concerne poi l’obbligatorietà della polizza, non tutti sanno che più volte il nostro legislatore è intervenuto per individuare quali siano le professioni per cui è obbligatoria l’assicurazione professionale e quali, di conseguenza, siano le professioni per cui la polizza professionale rimane facoltativa.

In tale ambito, sulla base di quanto previsto dall’art. 5 del DPR 137/2012, tutti coloro che svolgono una professione regolamentata hanno l’obbligo di stipulare una polizza di assicurazione professionale e comunicare il numero di polizza e il relativo massimale ai propri clienti.

Pertanto, la polizza assicurativa professionale è obbligatoria, a titolo di esempio non esaustivo, per avvocati, commercialisti, ingegneri, architetti, medici, odontoiatri e altri professionisti che hanno una propria struttura di regolamentazione. In altri termini, se il professionista fa parte di un ordine o di un albo professionale, non può esercitare la propria professione senza essere adeguatamente coperto e tutelato da questo tipo di polizza.

-> Svolgi la professione dell’ingegnere? Continua sulla nostra guida dedicata all’assicurazione professionale ingegneri!

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Quale legge prevede l’obbligo di assicurazione per rischi professionali?

Come abbiamo in parte già anticipato, è il DPR 137/2012 dello scorso 14 agosto 2012 ad aver sancito l’obbligo di assicurazione professionale, al fine di garantire il libero professionista dalle richieste di risarcimento dei danni nelle ipotesi di errori, omissioni, negligenze e responsabilità contrattuali e, nel contempo, tutelare gli interessi dei terzi danneggiati.

Per l’assicurazione professionale serve la partita IVA?

Anche a diversi anni di stanza dal varo di questa normativa molte persone si domandano se per l’assicurazione professionale serve la partita IVA o no.

Al fine di dirimere tale questione è bene sottolineare come l’obbligo di assicurazione professionale sia subordinato all’effettivo esercizio della stessa professione, e non al possesso o meno della partita IVA.

Pertanto, nel caso in cui, per esempio, un ricercatore universitario che svolge in via esclusiva l’attività di ricerca, svolgesse saltuariamente, senza partita IVA, la professione ingegneristica assumendo incarichi di progettazione o collaudo, sarebbe comunque obbligato a stipulare una polizza professionale.

In altre parole ancora, l’assicurazione senza partita IVA è obbligatoria per chi svolge anche saltuariamente la professione. In questi casi, evidentemente, il massimale sarà ponderato sulla natura e sul valore economico degli incarichi che si andranno ad assumere.

Occhio alla responsabilità professionale: in cosa si incombe se non si ha la RCP

Prima di occuparci quali siano i rischi coperti dalla responsabilità professionale, può essere utile cercare di comprendere in cosa si incombe se non si ha la RC professionale.

Le conseguenze possono essere analizzate sotto due diversi punti di vista.

Chi ha l’obbligo di legge di assicurarsi per la RC professionale, non rispettando tale indicazione incappa in una violazione normativa che può essere qualificata come un illecito disciplinare. Dunque, il Consiglio di Disciplina che è responsabile dell’accertamento dell’effettiva violazione dovrà applicare la sanzione disciplinare del caso specifico, fino ad arrivare alla pena massima che consiste nella radiazione dall’albo dei professionisti, o a quelle intermedie della censura professionale e della sospensione dalla professione per un massimo di due anni.

Tuttavia, anche chi non ha un vero e proprio obbligo di stipula della RC professionale potrebbe in realtà trovare grande giovamento della sua sottoscrizione.

In caso di errore o negligenza, infatti, le richieste di risarcimento dei danni avanzate da terzi potrebbero arrivare a cifre davvero ragguardevoli, che potrebbero mettere in seria crisi la tenuta patrimoniale del professionista.

Considerato che il costo della polizza RC professionale è piuttosto contenuto, e di norma parametrato al proprio volume d’affari, risulta essere qualificabile come un necessario investimento per assicurarsi un lavoro più sereno.

Quali rischi copre?

A questo possiamo domandarci quali rischi copre la polizza assicurativa professionale e cosa deve contenere una assicurazione per rischi attività professionale tecnica.

In termini sintetici, la polizza assicurativa professionale tutela la capacità del professionista di risarcire un danno procurati a terzi durante lo svolgimento delle proprie attività. Si tratta pertanto di una vera e propria copertura di responsabilità civile, fino a un massimo che è determinato sulla base della tipologia di danno determinato, proteggendo da eventuali danni di natura patrimoniale e di responsabilità civile contrattuale.

Altre coperture ricorrenti per il professionista sono quelle che riguardano la violazione della privacy, così come tutte quelle colpe che possono essere ricondotte all’operato dei collaboratori e dei dipendenti.

Cosa non è assicurabile con la polizza RC professionale

Come abbiamo avuto modo di contemplare nelle scorse righe, la polizza RC professionale è una copertura assicurativa piuttosto flessibile, che permette all’assicurato di poter scegliere quali tutele integrare all’interno di una base “obbligatoria”, e di scegliere in che modo poter godere di tali coperture (massimali, franchigie, ecc.).

Dunque, per comprendere cosa non sia assicurabile con la polizza RC professionale è spesso sufficiente dare uno sguardo al regolamento e alle condizioni di assicurazione.

Ricordiamo comunque, in questo proposito, che in ogni caso non possono essere assicurati quei comportamenti dolosi (e a volte anche per colpa grave) che sono stati sottostanti la generazione dei danni di cui i terzi richiedono il risarcimento agli occhi del professionista.

Quanto costa un’assicurazione professionale?

Molte persone temono di avvicinarsi al mondo delle assicurazioni professionali, come obbligati o meno alla loro stipula, perché temono che i premi della RC professionali siano molto elevati. Ma quanto costa un’assicurazione professionale? A quanto ammontano gli oneri di questa copertura così importante per la propria serenità?

Si tratta, evidentemente, di domande più che legittime. Tuttavia, il prezzo di una polizza RC professionale dipende da numerosi fattori che rendono impossibile fornire una risposta omogenea.

In particolare, il primo elemento che influenzerà il costo dell’assicurazione professionale sarà il massimale. Più alto è il massimale previsto, o che si andrà a scegliere, e più alto sarà il premio annuale da corrispondere alla compagnia.

A sua volta, è importante tenere conto che la polizza RC professionale avrà un costo diverso a seconda del fatturato. Più è elevato e maggiore sarà probabilmente la necessità di prevedere massimali più elevati. E, dunque, il tutto finirà con l’impattare sul costo della polizza.

Altri fattori che possono influenzare il costo della polizza sono il Comune di residenza, la tipologia di compagnia a cui ci si affida, la retroattività, il numero e la tipologia di opzioni aggiuntive e di estensioni inserite nel contratto. Inoltre, ci sono alcune categorie professionali che richiedono la copertura di rischi molto specifici, che fanno lievitare il costo della polizza assicurativa professionale. Uno di questi esempi è la professione del chirurgo che, per la sua attività, può andare incontro a rischi molto elevati, evidentemente differenti a quelli a cui potrebbe andare incontro un commercialista.

Per farsi un’idea del costo di una propria assicurazione professionale, consigliamo consultare un broker assicurativo che aiuta a cercare la soluzione più conveniente. Consigliamo fare un preventivo gratuito presso il broker online italiano Lokky, specializzato nelle assicurazioni per professionisti.

Cosa è un massimale

Nei contratti di assicurazione RC Professionale il termine massimale è piuttosto ricorrente. Ma che cosa è un massimale in assicurazione professionale?

Il massimale è intendibile come un limite massimo di assicurazione da parte dell’assicuratore. Declinando il tutto in un esempio che potrebbe rendere più semplice comprendere di cosa stiamo parlando, se un assicurato è tutelato fino a 1.000 euro per un determinato sinistro (ad esempio, le richieste di risarcimento dei danni per lo smarrimento di documenti), questo significa che la compagnia assicurativa interverrà a indennizzare il terzo danneggiato fino alla concorrenza di 1.000 euro. Il rimborso ulteriore da effettuarsi a beneficio del danneggiato sarà invece a carico del professionista che ha determinato il danno.

Se pertanto viene pattuito un rimborso pari a 1.500 euro, in presenza del succitato massimale si verificherà un rimborso di 1.000 euro da parte della compagnia assicurativa e di 500 euro da parte dell’assicurato.

Quanto aumenta il premio assicurativo dopo un sinistro professionale?

Purtroppo, non è possibile conoscere in anticipo quanti aumenti il premio della RC professionale dopo un sinistro.

Tuttavia, per poter rispondere alla domanda oggetto del nostro paragrafo, possiamo comunque ipotizzare come sa lecito attendersi un incremento del premio di almeno il 10-20%, per arrivare poi a incrementi che possono superare anche il 100% o il 200%.

Molto dipende infatti dal tipo di sinistro che si è verificato, e da quanto è peggiorato il merito assicurativo dell’assicurato. Per saperne di più consigliamo pertanto di chiedere una diretta consulenza alla compagnia assicurativa presso cui ci si è assicurati o si ha intenzione di assicurarsi.

Quando l’assicurazione può rifiutarsi di assicurare RC professionale?

L’assicurazione RC professionale è obbligatoria per legge, ma questo non significa che la compagnia assicurativa sia obbligata ad assicurare un professionista.

È questo, tipicamente, il caso di una compagnia assicurativa che desideri evitare di assicurare per la responsabilità civile professionale un professionista che in passato ha ricevuto numerose richieste di risarcimento dei danni.

Ecco dunque che un professionista non particolarmente virtuoso potrebbe essere considerato ad alto rischio dal mercato assicurativo e, di conseguenza, avere qualche difficoltà nell’assicurarsi.

Ad ogni modo, parliamo di un’eventualità abbastanza remota. È infatti molto più probabile che quel professionista possa comunque trovare una compagnia assicurativa pronta ad assicurarlo ma… a premi piuttosto elevati.

L’assicurazione professionale è detraibile?

Il premio della RC professionale obbligatoria è un costo che può essere dedotto al 100% nella determinazione del proprio reddito. Sarà sufficiente conservare copia dell’assicurazione del professionista, e inserire in dichiarazione dei redditi il relativo costo tra le altre spese documentate.

Come faccio a sapere se ho attiva una RC professionale?

Contrariamente a quanto avviene con altre forme di copertura professionale, come ad esempio le RC Auto, non esistono piattaforme online che permettano di vedere se sia attiva o meno una RC professionale.

Bisognerà pertanto richiedere gli estremi della propria polizza assicurativa alla compagnia assicurativa presso la quale si è scelto di stipulare la copertura (questi dati sono molto importanti, anche perché andranno condivisi con la propria clientela) e, nel caso di dubbi sulla effettiva sussistenza della polizza, domandare chiarimenti all’IVASS.

Come inviare la polizza RC professionale all’IVASS?

In termini di semplificazione, il recente Provvedimento n. 97/2020 dell’IVASS ha abrogato le disposizioni che prevedano l’obbligo per gli intermediari iscritti nelle sezioni A, B o F del Registro, di attestare, con comunicazione presentata all’IVASS entro il 5 febbraio di ogni anno, il rinnovo del contratto di assicurazione della responsabilità civile o, in caso di contratto pluriennale, la conferma dell’efficacia della relativa copertura.

Ne deriva che non è più necessario comunicare all’IVASS la propria polizza RC professionale.

Cosa fare in caso di danni professionali

Nelle ipotesi in cui si riceva la richiesta di un risarcimento di danni professionali, è opportuno contattare prontamente la propria compagnia assicurativa, affinché la domanda possa essere gestita secondo le procedure previste dallo stesso assicuratore.

Come segnalare all’assicurazione professionale la possibile richiesta di danno

Più in generale, in caso di sinistro, l’assicurato dovrà darne avviso scritto all’agenzia, di norma entro 3 giorni da quando ne ha avuto conoscenza. La comunicazione dovrà contenere anche tutte le notizie e i documenti relativi al sinistro.

Dunque, se l’assicurato ha consapevolezza di aver determinato un pregiudizio a un terzo, anche se non ha ancora ricevuto una richiesta di risarcimento danni, è buona norma darne immediato avviso alla compagnia assicurativa. Si tenga conto che un eventuale mancato rispetto di questo obbligo potrebbe determinare qualche maggiore complicazione in termini di fruizione delle prestazioni della polizza e, nella peggiore delle ipotesi, anche alla mancata copertura.

Quanto tempo occorre per la liquidazione del danno da RC professionale?

I tempi per la liquidazione del danno da RC professionale dipendono dalle caratteristiche della procedura attivata dalla compagnia assicurativa. In ogni caso, i termini di riferimento sono indicati nelle condizioni assicurative, alle quali rimandiamo per un’osservazione di tale specifico tema.

Come scegliere la RC professionale?

In questo approfondimento ci siamo occupati di tutti gli aspetti principali nella definizione delle caratteristiche della polizza RC professionale. Ma come scegliere la RC professionale? Dove conviene l’assicurazione professionale?

I criteri di scelta sono evidentemente piuttosto numerosi, ma possono essere così riassunti:

  1. Franchigie e Massimali: la franchigia è il livello di danno sotto il quale non si è coperti dall’assicurazione. Il massimale è invece il livello di capitale oltre il quale la compagnia di assicurazione non offre più copertura. Diventa evidentemente fondamentale personalizzare questi limiti sulla base delle proprie specifiche caratteristiche professionali. In linea di massima, la franchigia dovrebbe essere il più bassa possibile, il massimale il più alto possibile.
  2. Spese legali: a volte le richieste di risarcimento portano a dei contenziosi che possono avere tempi e costi decisamente elevati. Per evitare di incappare in queste spiacevoli conseguenze, è sempre opportuno stipulare una polizza RC professionale che tra le sue clausole abbia anche quelle di copertura delle spese legali.
  3. Retroattività: la polizza RC professionale potrebbe includere delle clausole di retroattività. In questo caso, il professionista potrebbe essere ritenuto al sicuro anche da quelle richieste di risarcimento di danni che riferiscono di eventi precedenti la stipula della copertura assicurativa.
  4. Garanzia postuma: considerato che gli effetti di alcune prestazioni professionali possono manifestarsi anche a distanza di molto tempo dall’evento che fa scaturire i pregiudizi, è fondamentale non solo coprirsi per il passato (retroattività), quanto anche per un periodo di tempo che superi la cessazione dell’attività professionale.
  5. Colpa grave: a volte i danni determinati dallo svolgimento della propria professione sono fortuiti. In altri casi sono invece determinati da colpa grave del professionista. Ottenere una copertura anche per queste situazioni ha un costo maggiore ma, in fin dei conti, potrebbe valer la pena sopportare un premio maggiore.
  6. Vincolo di solidarietà: la polizza RC professionale può riguardare anche il rischio di responsabilità solidale, utile nel caso in cui si sia riconosciuti co-responsabile di un eventuale danno causato da più professionisti. Se infatti il soggetto che ha subito il danno chiede un risarcimento solidale, e anche uno solo degli altri professionisti non può adempiere al suo obbligo, allora la richiesta finirà con lo spostarsi su altri co-obbligati, incrementando l’entità del danno.
  7. Gestione online: i migliori broker assicurativi permettono oramai di gestire comodamente e completamente online la propria polizza, con conseguenti risparmi di tempo e di costi. A chi cerca un broker 100% online e specializzato nelle RC professionali, raccomandiamo di consultare il broker italiano Lokky.
  8. Flessibilità: meglio sicuramente optare per una compagnia assicurativa che fa pagare solo ciò che serve davvero, permettendo di costruire una polizza personalizzata su misura delle propria esigenze.