Polizze Linked: cosa sono, tipologie e quando farle

Le polizze linked sono prodotti assicurativi spesso offerti ai clienti delle banche e delle compagnie assicurative al fine di coniugare le esigenze finanziarie con quelle di tutela.

Ma che cosa sono esattamente? Qual è il loro funzionamento? E quali differenze ci sono tra le polizze Unit Linked e le polizze Index Linked?

Cosa sono le Polizze Linked

Le polizze Linked sono delle polizze vita di ramo III le cui prestazioni sono connesse a quote di organismi di investimento collettivo del risparmio o a un indice azionario o altro valore di riferimento. Si tratta, dunque, di prodotti di investimento assicurativi (IBIP), esposti all’evoluzione dei mercati finanziari. Per queste peculiarità, sono spesso definite anche come prodotti di bancassicurazione.

Come funzionano le polizze Unit Linked e Index Linked

Come anticipato, le polizze Linked possono distinguersi in due diverse categorie, e la conoscenza di ciascuna di esse può permettere di comprendere quali siano i meccanismi alla base del loro funzionamento.

A tale fine, definiamo le polizze Unit Linked come dei contratti che prevedono una prestazione nell’ipotesi di sopravvivenza o di morte del sottoscrittore, collegata all’andamento degli investimenti effettuati in uno o più fondi di investimento.

A sua volta il fondo di investimento può essere sia interno che esterno. Nel primo caso abbiamo un fondo che è gestito direttamente dall’impresa di assicurazione, mentre nel secondo caso ci troviamo dinanzi a un fondo che è gestito da una società di gestione del risparmio che è distinta dall’impresa di assicurazione.

Il sottoscrittore può dunque scegliere il fondo su cui desidera investire tra le diverse alternative che gli vengono proposte: potrà pertanto optare tra fondi con una minore o maggiore esposizione ai rischi di mercato a seconda delle sue preferenze, del suo orizzonte temporale e della sua strategia.

polizze united linked - index linked
Polizza Linked

Di contro, le polizze Index Linked sono dei contratti assicurativi che prevedono una prestazione in caso di sopravvivenza o morte del sottoscrittore, ma non connessa al rendimento di un fondo, bensì all’andamento di un indice, azionario, obbligazionario o di inflazione.

Pertanto, sebbene le due polizze abbiano dei tratti in comune particolarmente marcati (come ad esempio avviene per le prestazioni che possono fornire), in realtà differiscono per il diverso benchmark assunto come riferimento per il rendimento finanziario.

Vantaggi dell’investimento in polizze Linked

Per comprendere per quale motivo le polizze Linked siano così richieste e così utilizzate, possiamo cercare di riassumere brevemente quali siano i principali vantaggi di questo investimento, condividendo come le polizze Linked:

  • possono essere liquidate in favore di qualunque beneficiario, permettendo così al sottoscrittore di poter scegliere a chi destinare il controvalore previsto per la prestazione, in maniera libera e flessibile (fermo restando il necessario rispetto delle quote di legittima)
  • il soggetto beneficiario della polizza alla scadenza della sua validità o nel momento del decesso del sottoscrittore riceverà un importo che corrisponde al valore delle attività finanziarie che sono contenute nel fondo sottostante
  • le somme liquidate ai beneficiari non rientrano nell’attivo ereditario e non sono soggette né ad azione esecutiva né ad azione cautelare, come i pignoramenti o i sequestri conservativi.

L’aspetto fiscale delle polizze Linked

Un altro dei motivi che spesso induce l’investitore a optare per le polizze Linked è rappresentato dalla loro efficienza fiscale. Ma che cosa si intende con ciò?

Considerato che il capitale assicurato con le polizze Linked (cioè, le somme liquidabili ai beneficiari) come abbiamo visto non concorre a formare l’attivo ereditario, questo sarà esente dalle imposte di successione.

Si consideri inoltre che nel caso di questi contratti assicurativi opera il c.d. tax deferral e, dunque, i redditi che sono inclusi nelle polizze vita saranno tassabili solamente nelle ipotesi di riscatto o al momento del rimborso della polizza. Ricordiamo ancora in tal senso che secondo quanto affermato dall’Agenzia delle Entrate con la risposta a interpello n. 282/2022, il reddito che deriva dalle polizze Linked ha natura di reddito di capitale ed è soggetto a tassazione in misura pari al 26%

Rischi dell’investimento in polizze Linked

Ma le polizze Linked sono rischiose o sono un buon investimento assicurativo per tutti i sottoscrittori?

Naturalmente, tutto dipenderà dagli obiettivi posti dall’investitore, dalla propria strategia e dal tipo di prodotto scelto.

In linea di massima, però, si può certamente affermare che i prodotti di investimento assicurativi e, tra di essi, quelli che hanno un legame maggiormente diretto con l’andamento dei mercati finanziari, presentano i rischi tipici di altri prodotti di investimento finanziario: non vi è pertanto alcuna certezza di un rendimento garantito e, in molti casi, è anche possibile che non vi sia alcuna garanzia della restituzione del capitale investito.

Facciamo un esempio: come funziona una Index Linked

Considerato che a questo punto del nostro focus potrebbe non essere ancora chiaro a tutti come operano le polizze Linked, facciamo un esempio ipotizzando il funzionamento di una Index Linked, ovvero di una polizza a contenuto finanziario, il cui risultato finale dipende dall’andamento di un indice che è connesso al contratto, e che a sua volta può essere rappresentato da diverse tipologie di strumenti finanziari come indici di Borsa, azionari, e così via.

Ora, l’evento che rileva agli occhi dell’investitore  e della compagnia assicurativa è doppio:

  • la scadenza predefinita in contratto
  • il caso morte.

In ogni caso, la polizza al momento dell’evento restituisce almeno il capitale investito e, di norma, un rendimento minimo che viene pagato alla scadenza, oppure come cedole nel corso della durata contrattuale.

Una polizza Linked cerca pertanto di raggiungere – con il suo funzionamento – un duplice obiettivo:

  1. da una parte l’investimento in un strumento finanziari che dovrebbero garantire un ritorno positivo all’investitore, al netto della caratteristica di oscillazione del mercato
  2. dall’altra parte la restituzione di almeno il capitale investito.

Per queste sue caratteristiche la polizza Linked ha una composizione tecnica strutturata finanziariamente, composta da un titolo principale che ha come obiettivo quello di raggiungere a fine obiettivo un valore pari ad almeno quanto investito (in genere, un’obbligazione) e uno o più strumenti derivati il cui obiettivo è invece quello di connettere la prestazione all’indice di riferimento.

Insomma, in sostanza è come se il capitale investito nella polizza Linked venga in realtà investito in due quote separate: la prima e più grande in un’obbligazione, la seconda per comprare una o più opzioni che hanno come obiettivo quello di assicurare l’aggancio all’indice di riferimento.

Nel corso del periodo di investimento previsto dalla polizza la componente destinata all’obbligazione si rivaluta fino a raggiungere, alla scadenza, un valore pari all’investimento iniziale. È a quel punto che rileva l’opzione: se l’obiettivo stabilito al momento dell’emissione è stato raggiunto allora il rendimento ottenuto viene sommato al valore dell’obbligazione, e rimborsato ai sottoscrittori. Nell’ipotesi inverna, invece, l’opzione è abbandonata e rimborsato al sottoscrittore il valore della sola obbligazione.