Assicurazione professionale ingegneri – Guida e domande frequenti

L’assicurazione professionale ingegneri è, come facilmente intuibile dallo stesso nome di questo prodotto, una polizza RC professionale ingegneri e, dunque, una copertura assicurativa contro i rischi della responsabilità civile professionale di questa categoria.

Ma quali sono le caratteristiche della polizza professionale ingegneri? Ed è proprio necessario che tale professionista sottoscriva un’assicurazione ingegnere? Che cosa afferma la normativa in vigore in tal proposito?

In questo approfondimento cercheremo di condividere tutto ciò che devi sapere su questo argomento, accompagnandoti passo dopo passo nella corretta fruizione di questo tema.

assicurazione professionale ingegneri

Fonte: Foto di Elf-Moondance da Pixabay

Assicurazione professionale ingegneri, cos’è?

Naturalmente, la prima cosa che dobbiamo condividere è che cosa è l’assicurazione professionale ingegneri.

Ebbene, come dovresti ben sapere se hai letto la nostra guida alle RC professionali, la polizza RC professionale ingegneri è una copertura assicurativa contro i rischi di responsabilità civile professionale, tutelando così l’ingegnere dal rischio di dover rimborsare i propri clienti o altre terze parti per errori o carenze che hanno involontariamente determinato dei danni.

La polizza di assicurazione professionale ingegneri è dunque un utile ombrello protettivo che può migliorare la serenità dell’ingegnere nello svolgimento del proprio mestiere ma… non solo: da qualche tempo sottoscrivere l’assicurazione rc professionale è infatti un vero e proprio obbligo di legge.

Assicurazione professionale ingegneri: quando è obbligatoria?

Quando si parla di assicurazione professionale ingegneri spesso si parla di polizza assicurativa ingegneri obbligatoria. Ma per quale motivo? L’assicurazione professionale per gli ingegneri è sempre necessaria o ci sono delle ipotesi in cui può essere ritenuta facoltativa?

In linea di massima dallo scorso mese di agosto 2013 è previsto l’obbligo di assicurazione per tutti i professionisti iscritti ad un albo. Naturalmente, non possiamo non sottolineare come al di là degli obblighi di legge la stipula di un’assicurazione professionale che possa tutelare al meglio il professionista contro una serie di inconvenienti risulta essere uno strumento fondamentale per lavorare con maggiore serenità, proteggendo il proprio patrimonio dalle richieste di eventuali risarcimenti dei danni avanzate dai clienti a seguito di danni accidentalmente determinati dal professionista nello svolgimento della propria mansione.

Ciò premesso, è utile ricordare che l’assicurazione per ingegneri liberi professionisti è obbligatoria per tutti coloro che sono:

  • iscritti all’Ordine degli ingegneri, esercitando effettivamente la professione e, dunque, firmando progetti
  • liberi professionisti che svolgono la propria attività professionale in modo indipendente al di fuori di una società.

Ciò premesso, l’Ordine ha chiarito come l’obbligo di assicurazione professionale valga esclusivamente per gli ingegneri iscritti agli Ordini che esercitano, in modo effettivo, l’attività libero professionale. Dunque, se l’ingegnere è iscritto, ma non esercita concretamente la professione, costui non è obbligato a sottoscrivere l’assicurazione professionale. Non vi è obbligo nemmeno per gli ingegneri assunti dalla pubblica amministrazione e che, come vedremo meglio nel prossimo paragrafo, esercitano la professione in esclusiva per il proprio ente, e ancora per i dipendenti di aziende private che non firmano i progetti.

Insomma, in altre parole non è la qualità di professionista iscritto all’Ordine a determinare l’insorgenza dell’obbligo, quanto l’ulteriore condizione dell’effettivo esercizio dell’attività. Solamente questo ultimo requisito è infatti in grado di mettere concretamente l’ingegnere in contatto con la clientela, obbligandolo a preservarla dalle conseguenze eventuali che derivano dal commettere eventuali errori o negligenze professionali.

RCP anche per ingegneri dipendenti?

A questo punto giova tornare su un punto brevemente accennato nelle scorse righe. Ovvero, si può parlare di obbligatorietà anche per l’assicurazione professionale ingegneri dipendenti? Oppure i dipendenti, privati o pubblici, possono essere esentati dall’obbligo di assicurazione professionale ingegnere dipendente?

Diciamo che, per rispondere brevemente a questo quesito, bisognerà verificare quale sia l’attività realmente svolta dal professionista.

Per quanto concerne l’assicurazione professionale ingegneri dipendenti pubblici, infatti, abbiamo già ricordato che in realtà se l’ingegnere effettua la sua prestazione lavorativa solo ed esclusivamente nei confronti dell’ente pubblico di appartenenza, e non ha dunque un’altra attività da libero professionista, costui non è obbligato alla stipula della polizza assicurativa.

E per quanto concerne il dipendenti privato? Anche in questo caso si potrà arrivare a fornire una risposta puntuale soffermandosi sul fatto che il professionista abbia o meno un rapporto diretto con la clientela. Se costui, infatti, non firma alcun progetto, non scatta l’obbligo di assicurazione.

Evidentemente, non possiamo non soffermarci per qualche istante sulla differenza tra obbligatorietà e convenienza. Il fatto che una polizza assicurativa non si richiesta per legge non equivale, in sostanza, a non valutare attentamente l’effettiva convenienza ad acquistarla per migliorare il livello di protezione del proprio patrimonio contro ogni possibile pregiudizio.

Cosa succede se non ho l’RC professionale ingegnere?

Nelle scorse righe abbiamo cercato di comprendere quando la polizza assicurativa professionale per ingegneri sia obbligatoria, e quando invece sia facoltativa.

Ma quali sono le sanzioni dell’obbligo assicurazione professionale ingegneri? O, in altri termini, cosa succede se non ho l’RC professionale ingegneri?

Il DPR 137/2012 è piuttosto chiaro nell’affermare che la violazione dell’obbligo di assicurazione costituisce un illecito disciplinare. O, meglio costituisce un presupposto per l’illecito disciplinare.

In altri termini, la mancata stipula di una polizza RC professionale non solo costituisce un illecito di natura deontologica, ma potrebbe aprire le porte anche per un provvedimento di tipo disciplinare.

Il provvedimento in questione non, è, però, obbligatorio e immediato. Sarà infatti il consiglio di disciplina ad essere responsabile dell’accertamento dell’effettiva violazione e, dunque, a valutare se sia o meno il caso di applicare la sanzione disciplinare in relazione a quel determinato caso specifico.

Cosa copre l’assicurazione professionale ingegneri?

La polizza di assicurazione professionale ingegneri copre i professionisti dagli errori e dalle negligenze che potrebbero essere commesse durante lo svolgimento delle proprie attività. Qualora questi comportamenti siano in grado di determinare dei danni a terzi (ad esempio, i propri clienti), la compagnia interverrà attivamente andando a erogare un indennizzo che potrà fronteggiare le richieste di risarcimento.

Insomma, la polizza di RC professionale ingegneri tutela il professionista contro le richieste di risarcimento avanzate da terzi per la prima volta durante il periodo di validità della polizza. Affinché ci sia un rimborso, però, è necessario che le richieste di risarcimento facciano riferimento ad atti commessi durante il periodo di validità della polizza e durante il periodo di retroattività. Di questo, però, parleremo nel prossimo paragrafo.

La RCP ingegneri è retroattiva?

L’ingegnere e la compagnia assicurativa possono concordare l’introduzione in contratto di un periodo di retroattività, ovvero un periodo di tempo passato entro cui un comportamento colposo può essere comunque oggetto di indennizzo con  la copertura assicurativa. La limitazione dell’assicurazione professionale è generalmente contenuta entro qualche anno ma, in alcuni casi, è addirittura possibile che sia prevista una clausola di retroattività illimitata.

Si tenga conto che, qualora inserita in contratto, tale clausola è generalmente claims made. Ovvero, la copertura assicurativa è attiva solamente per le richieste di risarcimento dei danni che sono notificate al professionista durante il periodo di attività della polizza, per quanto riferite a un periodo passato, intercettato dalla data di retroattività.

Quanto costa l’assicurazione professionale ingegneri?

L’assicurazione professionale ingegneri non ha un costo predeterminato e specifico, considerato che il suo valore può dipendere dai massimali, dalle franchigia e da altre caratteristiche che potrebbero modificare notevolmente il premio del contratto assicurativo.

Si tenga inoltre conto che a volte le coperture possono essere acquistate individualmente, e a volte attraverso polizze in forma collettiva che – a parità di altre caratteristiche – hanno generalmente costi inferiori.

Una buona idea per trovare l’assicurazione professionale ingegneri più conveniente è consultare un broker assicurativo che individua automaticamente la soluzione ideale tra più offerte.

Per fare ciò, consigliamo di richiedere un preventivo gratuito presso il broker online italiano Lokky, specializzato nelle assicurazioni per professionisti.

Quale massimale conviene fare per RC professionale ingegnere

All’ingegnere interessato a stipulare una polizza assicurativa RC professionale vengono sottoposte diverse alternative, con opzioni di massimale che partono da un minimo di 250.000 euro.

Naturalmente, non esiste un massimale specifico e preciso che possa andare bene per tutti gli ingegneri, dipendendo infatti l’ampiezza della copertura dal tipo di fatturato generato, dalla tipologia di responsabilità che deriva dai propri progetti e da tanto altro ancora.

In ogni caso, il nostro suggerimento non può che essere quello di preferire massimali particolarmente sostenuti, considerato che le richieste di risarcimento dei danni da parte dei terzi potrebbero arrivare a controvalori anche particolarmente significativi.