Assicurazione professionale architetti – Chi ne ha bisogno, cosa copre, come sceglierla

Dall’agosto del 2013 i liberi professionisti che sono iscritti ad un ordine hanno la necessità di tutelare i propri clienti (e più in generale i terzi) con la sottoscrizione di una polizza assicurativa che possa erogare rimborsi e indennizzi nelle ipotesi di legittime richieste di risarcimento dei danni per errori o omissioni del professionista.

L’obbligo vale, evidentemente, anche nei confronti degli architetti. Pertanto, quando si parla di assicurazione professionale architetti non possiamo che riferirci proprio al prodotto di assicurazione architetti che è in grado di proteggere e tutelare il patrimonio del professionista.

Ma sai come funziona la RC professionale architetti? E, soprattutto, l’assicurazione è obbligatoria per gli architetti? Chi non ha l’obbligo ha comunque la convenienza a sottoscriverla?

Scopriamolo insieme!

assicurazione professionale architetti
Fonte: Foto di mohamed Hassan da Pixabay

Non sei architetto? Informazioni generali trovi nel nostro articolo sulle assicurazioni professionali.

Copertura assicurativa architetti: cos’è?

In questo approfondimento su cos’è la copertura assicurativa architetti ricordiamo come si tratti di una protezione assicurativa che mette al sicuro il patrimonio del professionista contro una lunga serie di pregiudizi che potrebbero eroderlo, in tutto o in parte.

In tal senso, la responsabilità professionale per l’assicurazione protegge i beni personali dell’architetto contro le richieste di risarcimento dei danni che i clienti e i terzi dovessero avanzare in seguito a comportamenti omissivi o errori che il professionista potrebbe aver realizzato nello svolgimento delle sue attività professionali.

Invitandoti ad approfondire questo tema sulla nostra guida sulle RC professionali, ci limitiamo pertanto a rammentare come la copertura assicurativa sugli architetti è dunque una polizza di RC che tutela il professionista dai propri sbagli, contribuendo a rendere più serena e sostenibile la propria attività lavorativa.

Assicurazione per architetti: è obbligatoria?

Introdotto quanto sopra possiamo domandarci se l’assicurazione per architetti è obbligatoria o meno.

Ebbene, dall’agosto del 2013 anche gli architetti sono obbligati a sottoscrivere questo prodotto assicurativo e darne comunicazione alla propria clientela. 

Naturalmente, al di là dell’obbligo di assicurazione professionale architetti, chiunque potrebbe avere convenienza a sottoscrivere un simile prodotto. Come vedremo tra breve, infatti, esistono alcune ipotesi di esclusione dall’obbligo, dinanzi alle quali ogni professionista sarà dunque libero di scegliere come comportarsi. Ovvero, scegliere se sottoscrivere comunque un prodotto assicurativo, oppure se limitarsi a rispettare la normativa in vigore senza necessariamente acquistare un prodotto appartenente a questa categoria.

Ciò premesso, e parlando sempre in termini di polizza professionale architetti obbligatoria, ricordiamo come un chiarimento dell’ordine professionale abbia sancito che anche chi intende svolgere solo saltuariamente la professione di architetto (assumendo incarichi di progettazione, ad esempio), a prescindere dall’apertura della partita IVA, è comunque obbligato alla stipula della polizza per un massimale che sia evidentemente commisurato al valore economico complessivo degli incarichi assunti, e prima dell’accettazione dello stesso incarico.

Dunque, l’architetto che opera con prestazione occasionale senza assicurazione rischia di andare incontro a una sanzione disciplinare. Lo stesso obbligo di assicurazione vale anche per gli architetti neoiscritti all’ordine.

Esistono tuttavia alcuni casi particolari su cui può essere utile soffermarsi come, ad esempio:

  1. Professionisti in regime di collaborazione con uno studio in via continuativa: la polizza assicurativa del titolare dello studio deve includere una specifica clausola in cui si specifica che i collaboratori, i dipendenti e i tirocinanti devono intendersi ricompresi nella copertura assicurativa stipulata
  2. Professionisti dipendenti di enti pubblici o privati, che svolgono attività professionale per l’ente, con rilevanza esterna (ad esempio, effettuando collaudi o perizie). In questo caso è sufficiente inserire il dipendente o il professionista nella polizza assicurativa dell’ente, in modo simile a quanto visto nel punto 1
  3. Professionisti dipendenti di enti pubblici o privati che svolgono attività professionale per l’ente senza alcuna rilevanza esterna. Non è in tal frangente necessario stipulare alcuna polizza assicurativa
  4. Professionisti dipendenti di enti pubblici o privati in regime di part-time. È in questo caso obbligatorio sottoscrivere una polizza assicurativa, con le stesse modalità dei punti di cui sopra nei casi previsti
  5. Società di persone. Non è in questo caso necessario che la società sia assicurata, ma è sufficiente che i soci che assumono incarichi professionali nei confronti della committenza lo siano.

C’è anche un obbligo assicurazione vita?

Non esiste alcun obbligo di assicurazione vita per gli architetti, considerato che la normativa vigente prevede la necessità di sottoscrivere una polizza limitatamente alla responsabilità civile professionale.

Naturalmente, questo non significa che l’architetto non possa liberamente valutare se sia o meno conveniente integrare la propria polizza con un’assicurazione sulla vita che possa incrementare ulteriormente il livello di tutela nei confronti della propria famiglia e dei propri cari.

Da quanto esiste e qual è la normativa / legge di riferimento?

L’assicurazione obbligatoria per architetti è stata introdotta con la legge n. 148/2011, disciplinata poi con il Decreto del Presidente della Repubblica n. 137/2012, in applicazione dallo scorso 14 agosto 2013.

Insieme agli architetti, sono andati incontro all’obbligo di stipula di una simile copertura assicurativa anche altri professionisti come i commercialisti, gli ingegneri, i geometri, i consulenti del lavoro e tutti coloro i quali sono iscritti a un ordine professionale e devono tutelare il proprio patrimonio contro i rischi legati allo svolgimento delle proprie attività.

Quali sono le possibili sanzioni per un architetto senza assicurazione?

Abbiamo più volte ricordato che l’assicurazione obbligatoria per gli architetti è in vigore dal 2013, e che tutti i professionisti che firmano progetti e assumono una responsabilità diretta nei confronti del cliente sono soggetti a questa normativa.

Ciò premesso, non ci sono sanzioni assicurazione architetti stabilite per legge, ma solamente l’invito a valutare un illecito disciplinare. In altri termini, l’architetto che non è assicurato o ha un’assicurazione professionale scaduta corre il rischio di vedersi sanzionato dal proprio ordine di riferimento che, a seconda della gravità della fattispecie, potrebbe optare per delle sospensioni o per la cancellazione dal relativo albo.

Cosa copre un’assicurazione professionale architetti?

Se ti stai domandando cosa copre l’assicurazione professionale architetti, sappi che la tutela opera in caso di responsabilità civile professionale che derivi da inadempienza, negligenza, imprudenza, imperizia, colpe gravi o lievi, violazione della privacy, perdita dei documenti e colpe a carico di dipendenti e collaboratori.

Di contro, non sono risarcite le domande di risarcimento dei danni che derivano da comportamenti dovuti ad omissioni dolose, o dolo, ovvero quando il professionista ha la volontà di commettere un illecito con la sua piena consapevolezza.

Fin qui, la parte obbligatoria della polizza, riferita alla copertura RCP. Tuttavia, l’architetto è ben lasciato libero di scegliere in che modo inserire in polizza ulteriori forme di protezione e di copertura, come ad esempio quella sulla vita o sugli infortuni, o ancora la tutela legale.

Alcune compagnie assicurative allargano poi le coperture anche alla responsabilità solidale. In questo caso, se il professionista è accusato di danni insieme ad altri collaboratori, deve essere in grado di difendersi adeguatamente anche nelle ipotesi i cui il risarcimento sia richiesto solo a lui. È in questi casi che interviene, appunto, la tutela della responsabilità solidale.

Qual è il costo della RC professionale architetti?

Il costo dell’assicurazione architetti dipende evidentemente dal tipo di coperture inserite all’interno della polizza, dai massimali, dalle franchigie e dalle altre opzioni che finiranno per condizionare, in misura rilevante, la natura e l’ampiezza delle prestazioni.

È per questo motivo che non è possibile affermare quanto costa la RC professionale architetti. Possiamo tuttavia invitare tutti i nostri lettori a effettuare un preventivo per ottenere una risposta esatta.

Una buona idea per trovare l’assicurazione professionale architetti più conveniente è consultare un broker assicurativo che individua automaticamente la soluzione ideale tra più offerte.

Per fare ciò, consigliamo di richiedere un preventivo gratuito presso il broker online italiano Lokky, specializzato nelle assicurazioni per professionisti.

Esistono delle convenzioni?

A proposito di preventivi e di costi delle forme di tutela, un modo per poter risparmiare è certamente quello di sfruttare le convenzioni delle assicurazioni architetto, ovvero degli accordi tra le compagnie assicurative e – di norma – le associazioni di categoria, che puntano a fornire all’iscritto le condizioni più convenienti per poter procedere al rispetto dell’obbligo assicurativo.

Essendo il frutto di una negoziazione più ampia e strutturata, è di norma possibile arrivare alla definizione di una polizza RC professionale architetti in misura ancora più economica rispetto alla sottoscrizione di una polizza “individuale”.

Si può portare in detrazione al 100%?

Molti lavoratori si domandano se l’assicurazione per gli architetti si porta in detrazione al 100% o meno. In realtà, non di detrazione si deve parlare, bensì di deduzione.

Rientrando tra le spese inerenti la propria professione, la RC professionale obbligatoria è un costo che può essere dedotto al 100% nella determinazione del reddito. Dunque, tra le altre spese documentate della propria dichiarazione dei redditi, il professionista potrà certamente inserire anche il premio assicurativo.

Quale massimale scegliere?

Il massimale minimo dell’assicurazione obbligatoria architetti è di 250.000 euro. Naturalmente, ogni architetto sarà lasciato libero di scegliere quale massimale inserire all’interno della propria polizza. Come risulta essere facilmente intuibile, maggiore è il fatturato generato dalle attività dell’architetto, e la rilevanza dei suoi lavori, e maggiore dovrebbe altresì essere il massimale condiviso con la compagnia assicurativa (la quale, dal canto suo, potrebbe avere anche un tetto massimo a tale voce contrattuale, generalmente non inferiore ai 10.000.000 euro).

La RC professionale per architetti è retroattiva?

Tra le clausole di maggiore interesse per la RC professionale vi è certamente la sua potenziale retroattività. In altri termini, parliamo di assicurazione professionale architetti retroattiva se la compagnia assicurativa propone di indennizzare le richieste di risarcimento dei danni che, pur giunte nel periodo di validità del contratto, fanno riferimento a sinistri realizzati nel periodo precedente, contrattualmente definito.

Per esempio, se la polizza RC professionale ha due anni di retroattività, questo significa che la compagnia assicurativa potrà intervenire nel rimborsare i danni determinati dall’architetto nel biennio precedente, pur denunciati nel periodo di validità contrattuale.

Rimane inteso che, affinché la compagnia possa validamente intervenire nell’indennizzare i danni in luogo dell’architetto, costui non debba avere alcuna conoscenza dei pregiudizi determinati con il suo comportamento attivo o omissivo.

Devo occuparmi della proroga?

La proroga assicurazione professionale architetti può essere tacita e automatica, o soggetta a espressa richiesta alla compagnia assicurativa.

Considerato che ogni polizza potrebbe prevedere diverse modalità di proroga, il nostro consiglio è quello di consultare attentamente le condizioni contrattuali e, nel caso di preferisca una clausola differente, farne espressa richiesta alla compagnia assicurativa.

Cosa sapere per cambiare l’assicurazione professionale architetti

Di norma all’interno delle condizioni contrattuali è presente una clausola che disciplina quando fare disdetta dell’assicurazione professionale obbligatoria architetti.

Tranne casi particolari, la compagnia assicurativa richiederà al professionista non più interessato a proseguire la relazione contrattuale, di inviare una richiesta di disdetta almeno 30 giorni prima, ai recapiti che sono riportati nel contratto stesso.

A chi rivolgersi per una nuova RC professionale architetti

Oggi giorno è possibile sottoscrivere un’assicurazione professionale architetti online senza doversi recare in agenzia con appuntamento.

Consigliamo di richiedere un preventivo gratuito presso il broker online italiano Lokky, specializzato nelle assicurazioni per professionisti.